Collezione: Tenuta del Paguro
Pionieri nel metodo di affinamento in mare dal 2008. Dal 2008 è la prima azienda al mondo a sperimentare la tecnica dell’affinamento subacqueo utilizzando un metodo scientifico e collaborazioni R&D con le università. Qui trovano un trait d’union la produzione vinicola delle colline romagnole e il mare della riviera.
I vini, grazie a questo particolare affinamento, sono sottoposti a condizioni fisiche non riproducibili in una cantina tradizionale, e si evolvono sviluppando grande armonia e bevibilità.
La piattaforma Paguro, varata nel 1963 a Porto Corsini, nel settembre 1965 si preparava all’ultima delle sue missioni: la perforazione del pozzo PC7 per raggiungere un giacimento a quasi tre chilometri di profondità, quando successe l’inaspettato: la trivella intaccò un secondo giacimento, ricco di gas a pressione elevatissima.
A nulla valsero le misure di sicurezza adottate: la furia degli
abissi si scatenò in una rabbiosa ed incontrollabile eruzione e la piattaforma travolta si incendiò e venne inghiottita dal mare.
abissi si scatenò in una rabbiosa ed incontrollabile eruzione e la piattaforma travolta si incendiò e venne inghiottita dal mare.
Dopo un iniziale smarrimento, silenziosa incomincia la sua metamorfosi sottomarina, sfrontata si offre, e diviene insperata dimora di forme di vita inattese: Paguri,
Scorfani, Astici, Granchi, Ostriche si appropriano del relitto.
Dal 1965 ad oggi la piattaforma metanifera affondata è così rinata, trasformandosi in un’oasi sottomarina, dichiarata nel 1995
Sito di Importanza Comunitaria, che affascina i suoi visitatori con l’incanto della sua vita rigogliosa e schiva. Da una catastrofe nasce una meraviglia. Senza quell’evento nefasto non sarebbe mai nata la dimora delle più strane specie dei nostri mari, non sarebbe mai nata la culla dei vini della Tenuta del Paguro.
Scorfani, Astici, Granchi, Ostriche si appropriano del relitto.
Dal 1965 ad oggi la piattaforma metanifera affondata è così rinata, trasformandosi in un’oasi sottomarina, dichiarata nel 1995
Sito di Importanza Comunitaria, che affascina i suoi visitatori con l’incanto della sua vita rigogliosa e schiva. Da una catastrofe nasce una meraviglia. Senza quell’evento nefasto non sarebbe mai nata la dimora delle più strane specie dei nostri mari, non sarebbe mai nata la culla dei vini della Tenuta del Paguro.
Le piante che accudiamo sono parte della nostra famiglia, per questo l’elemento primo del nostro metodo di coltivazione è la serenità della vite. Alleviamo secondo la tecnica Guyot, facendo in modo che ogni pianta porti il peso di pochi grappoli. Questo porta a una produzione limitata a soli 70/90 quintali per ettaro, ma le viti ringraziano del ridotto stress con uve di qualità molto superiore. Il terreno è generoso, fertile e profondo, con un’ottima esposizione a sud-ovest, argilloso, con caratteristiche di medio impasto, e forte presenza minerale. Grazie ai vicini calanchi, è ricco di calcare e potassio, che
donano un grande apporto salino alle uve.
donano un grande apporto salino alle uve.
Qui trovano spazio sia vitigni autoctoni, come l’albana e il sangiovese, sia internazionali, come il merlot e il cabernet.
La Tenuta produce secondo i dettami dell’agricoltura integrata a basso impatto ambientale, di cui abbiamo certificazione. Per noi non è solo un’etichetta ma un
metodo che lega filosofia, concetto e prassi. Utilizziamo, in tutti i casi in cui sia possibile, metodi biologici e i prodotti dell’uomo vengono utilizzati con coscienza e
unicamente a beneficio della vite, della salute della pianta e di chi beve il nostro vino.
Anche se l’uva ha una maturazione generalmente omogenea, optiamo
unicamente per la raccolta manuale. Durante la vendemmia l’occhio umano e l’esperienza del raccoglitore sono importanti per selezionare i grappoli migliori e
arrivare ad un’eccellente bottiglia.
La Tenuta produce secondo i dettami dell’agricoltura integrata a basso impatto ambientale, di cui abbiamo certificazione. Per noi non è solo un’etichetta ma un
metodo che lega filosofia, concetto e prassi. Utilizziamo, in tutti i casi in cui sia possibile, metodi biologici e i prodotti dell’uomo vengono utilizzati con coscienza e
unicamente a beneficio della vite, della salute della pianta e di chi beve il nostro vino.
Anche se l’uva ha una maturazione generalmente omogenea, optiamo
unicamente per la raccolta manuale. Durante la vendemmia l’occhio umano e l’esperienza del raccoglitore sono importanti per selezionare i grappoli migliori e
arrivare ad un’eccellente bottiglia.
WINE TV:
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MARE URCHIN
Prezzo di listino €240.00 EURPrezzo di listinoPrezzo unitario / per -
Squilla Mantis
Prezzo di listino €120.00 EURPrezzo di listinoPrezzo unitario / per